
Combattere lo spreco alimentare
Ogni anno 1,6 miliardi di tonnellate di cibo vengono perse o sprecate, si tratta di circa 1/3 della totalità di cibo prodotto a livello mondiale, una quantità che in termini di spazio occuperebbe dieci volte l’area dell’isola di Manhattan.
Per produrre questo cibo destinato allo spreco servono più di 250 miliardi di litri di acqua, il 30% del suolo viene sfruttato inutilmente e si immettono in atmosfera più di 3 miliardi di tonnellate di CO2 che generano circa l’8% delle emissioni totali di gas serra.
Il recupero di questo cibo perso nell’arco di un anno consentirebbe di sfamare 2 miliardi di persone in tutto il mondo.
Se nei paesi in via di sviluppo lo spreco avviene nelle prime fasi di produzione —quando i raccolti vengono abbandonati e non lavorati a causa di sistemi di immagazzinamento poveri o perché gli agricoltori non riescono a far approdare i propri prodotti sui mercati — nei paesi ad alto reddito la perdita si concentra alla fine della catena di produzione, nella vendita al dettaglio e quando arriva sulle nostre tavole. Le cattive abitudini di acquisto e la scarsa attenzione posta alle modalità di conservazione degli alimenti sono i problemi che portano ad indicare noi consumatori finali come i principali colpevoli dello spreco di cibo.
Sapere che, per esempio, in paesi sviluppati come l’Italia gli alimenti a base di carne che vengono gettati nella spazzatura sono più della metà di quelli che vengono prodotti a livello globale aiuta ad inquadrare in maniera preoccupante il fenomeno dello spreco alimentare, soprattutto a fronte degli 821 milioni di persone in tutto il mondo (una su nove) che quotidianamente non hanno accesso al cibo e al numero ancora maggiore di individui che soffrono di forme di malnutrizione.
In quanto consumatori finali, ci sono alcune azioni che possiamo intraprendere nel nostro quotidiano per combattere questo fenomeno affinché la tendenza dello spreco inizi a diminuire. Ricordiamoci sempre che ciò che decidiamo di consumare, in termini di qualità e quantità, può aiutare non solo l’ambiente che ci circonda e la nostra società, ma anche l’economia.
In questo articolo di Passione.Bio vi diamo alcuni consigli su come evitare lo spreco alimentare nelle azioni che compiamo tutti i giorni.