23 settembre – Giornata Europea del Biologico

Il 23 settembre è la Giornata Europea del Biologico.

La data non è casuale, come ha spiegato Janusz Wojciechowski, Commissario Eu per l’agricoltura, il 23 settembre è stato scelto perché coincide con l’equinozio d’autunno, il momento in cui giorno e notte hanno indicativamente la stessa lunghezza, ricordando in questo modo l’equilibrio indispensabile quando si lavora con la natura.

Lanciata ufficialmente nel 2021 dal Parlamento Europeo, dalla Commissione e dal Consiglio dell’Unione Europea, è l’occasione ideale per celebrare ampiamente il settore biologico e valutare i progressi dell’Europa verso il raggiungimento dell’obiettivo del 25% di terreni biologici entro il 2030, uno dei pilastri della strategia europea “Farm to Fork”, parte del Green Deal Europeo.

Cos’è il Green Deal europeo

EUROPEAN GREEN DEAL

Il Green Deal europeo è il grande piano dell’Unione Europea lanciato nel 2019 con l’obiettivo di trasformare l’Europa in un continente climaticamente neutrale entro il 2050.
In altre parole: arrivare a un bilancio netto di emissioni di gas serra pari a zero, senza smettere di crescere economicamente.

Gli obiettivi principali

  1. Neutralità climatica entro il 2050 – ridurre progressivamente le emissioni e compensare quelle residue.
  2. Riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
  3. Economia circolare – ridurre rifiuti, riciclare di più, favorire il riuso.
  4. Energia pulita – accelerare sulle rinnovabili (solare, eolico, idrogeno verde).
  5. Mobilità sostenibile – più trasporto pubblico, auto elettriche e infrastrutture di ricarica.
  6. Agricoltura e alimentazione – con la strategia “Farm to Fork” e la politica “Biodiversità 2030”, promuovere il biologico, ridurre pesticidi e fertilizzanti chimici.
  7. Finanza sostenibile – orientare gli investimenti pubblici e privati verso progetti green.

Perché è importante

  • Non è solo un piano ambientale, ma anche economico e sociale: vuole creare posti di lavoro “verdi”, innovazione tecnologica e ridurre le disuguaglianze.
  • Impatta su tutti i settori: energia, trasporti, edilizia, industria, agricoltura, alimentazione.
  • Ha ricadute dirette sul nostro cibo: da qui nasce l’obiettivo del 25% di terreni agricoli coltivati a biologico entro il 2030.

Un percorso in evoluzione

Il Green Deal non è un documento fisso, ma un processo dinamico fatto di regolamenti, leggi e programmi che vengono aggiornati man mano. Alcuni esempi concreti sono:

  • la riforma della Politica Agricola Comune (PAC)

  • il meccanismo di transizione giusta per aiutare i territori più colpiti dal cambiamento

  • la legge europea sul clima

L’Europa e la sfida del biologico

Con il Green Deal e la strategia “Farm to Fork”, l’Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi:

  • 25% dei terreni agricoli convertiti al biologico entro il 2030
  • Sostegno agli agricoltori attraverso fondi e incentivi alla transizione
  • Creazione di filiere più corte, trasparenti e controllate

Non si tratta solo di una questione ambientale: il biologico è visto come un motore di resilienza economica e sociale, capace di garantire cibo sano, ridurre la dipendenza da input chimici e preservare la biodiversità.

Crescita del mercato biologico in Europa

Negli ultimi dieci anni il mercato bio europeo ha vissuto una crescita costante:

  • Germania, Francia e Italia guidano i consumi
  • I Paesi nordici mostrano i livelli più alti di penetrazione
  • Sempre più giovani (Millennials e Gen Z) scelgono prodotti bio per motivi etici e salutistici

Secondo i report FiBL e IFOAM, il biologico in Europa non è più una nicchia ma una scelta mainstream, che influenza le strategie della grande distribuzione e della ristorazione.

Perché il biologico non è una moda

Il biologico europeo si fonda su tre pilastri:

  1. Salute – alimenti senza pesticidi chimici di sintesi, più sicuri e con maggior attenzione alla qualità nutrizionale.
  2. Ambiente – agricoltura che tutela la fertilità del suolo, riduce le emissioni di CO₂ e protegge la biodiversità.
  3. Società – modelli agricoli che sostengono le comunità locali, promuovono filiere trasparenti e un’economia più equa.

Sono questi i motivi per cui il biologico continua a crescere anche in tempi di crisi: è percepito come un investimento sul futuro, non come un lusso del presente.

Il ruolo dei consumatori

Esempio della filiera corta cos'è e perché preferirla

La Giornata Europea del Biologico non è solo una celebrazione istituzionale: è un invito a tutti noi.
Ogni volta che scegliamo un prodotto bio, rafforziamo una filiera virtuosa, sosteniamo gli agricoltori che investono nella sostenibilità e contribuiamo a un modello alimentare più giusto.

Uno sguardo oltre il 23 settembre

Celebrare questa giornata significa ricordare che il biologico non è un traguardo, ma un percorso collettivo.
Un impegno che coinvolge produttori, distributori, ristoratori e consumatori: tutti attori di una transizione che riguarda la salute delle persone e del pianeta.

Il nostro impegno nel biologico

eventi

Per noi del Salumificio Pedrazzoli, il biologico non è mai stato una moda, ma una scelta intrapresa ormai trent’anni fa con la linea Primavera Bio: un percorso che ha unito etica, tradizione e ricerca.
Celebrare la Giornata Europea del Biologico significa riconoscere il valore di chi ogni giorno lavora per offrire alimenti più buoni, più sicuri e più rispettosi dell’ambiente.
Ed è in questa direzione che continueremo a camminare, convinti che il futuro dell’agroalimentare europeo si scriva con la parola bio.


Approfondimenti

SCEGLI UNA CATEGORIA

IN EVIDENZA